Il tema, si sa, è uno di quelli da sempre al centro del dibattito, più per avvitamento su se stesso che per attenzione e azioni necessarie. Il turismo in Molise è un settore che non è mai decollato. “Invertire la rotta” è stato l’ordine di scuderia che tutti ma proprio tutti gli assessori regionali al ramo, mandato dopo mandato, hanno pronunciato. Finora dichiarazione di intenti e poco o niente altro. Va da sé che invertire la rotta è alla base dell’impegno anche dell’attuale responsabile in carica, Vincenzo Cotugno. L’assessore lo ha fatto attraverso una serie di iniziative, sintentizzate nell’espressione, molto ben promossa in Molise, “Turismo è cultura”. Ma oltre a slogan e bandi, anche un piano strategico regionale per il turismo. Proprio la stesura del documento è finita in questi giorni al centro di forti polemiche scatenate dai costi di realizzazione del programma stesso. Nell’aula del Consiglio regionale il Movimento 5 Stelle ha annunciato battaglia con le parole del consigliere Andrea Greco: “Per circa 100 pagine, nelle quali si delineano le proposte per il turismo del futuro, sono stati spesi un milione e 300 mila euro. Ai molisani questo documento è costato circa 13 mila euro a pagina”.
I 5 Stelle hanno esaminato “in maniera dettagliata” i contenuti del piano e parlano di un lavoro “per certi versi molto importante” ma che nelle prima parte “è un report di dati statistici”. “Se avessimo pagato un giovane laureando in una facoltà turistica – ha detto ancora Greco -, io credo che avrebbe fatto lo stesso lavoro, magari senza spendere una cifra del genere”. Tutto questo, è ancora l’accusa del consigliere, in un anno nel quale il turismo in Molise segna il record negativo, nel basso Molise in particolare le presenze sono in calo del 20 per cento.
Per Greco non ci sono scuse più per nessuno: “Il calo dei turisti – attacca –, sicuramente è una responsabilità che non si può addossare alla precedente amministrazione. Il Molise deve fare molto di più nell’ambito della programmazione turistica e non è spendendo 1,3 milioni con Sviluppo Italia che diamo un futuro alla nostra regione”.
Greco invita a guardare cosa fanno le altre regioni, che “si muovono in maniera diametralmente opposta”, e a smettere di fare la promozione del Molise all’interno del Molise stesso (questa estate spot e pubblicità sui giornali ndr). “Bisogna farla altrove, magari con uno spot a livello internazionale oppure facendo finalmente nascere la Film Commission, uno strumento straordinario per fare promozione che esiste in tutte le altre regioni e non da noi”; la proposta di legge in materia presentata dai 5 stelle mesi fa è chiusa in un cassetto: “Viene ignorata solo perché è stata una nostra iniziativa”, protesta il consigliere.
“Quando abbiamo letto il piano – conclude – siamo rimasti basiti: sono stati spesi tantissimi soldi per fare cento pagine di buone intenzioni. Su questa vicenda faremo piena luce, vogliamo sapere fino all’ultimo centesimo come sono spesi i soldi”. Tutto questo alla vigilia del Gala Niaf a Washington, in programma il 2 novembre, dove quest’anno il Molise è l’ospite d’onore e ha stanziato 133mila euro per la partecipazione all’evento. Come saranno spesi? Lo si vedrà nelle prossime settimane, ma la polemica, anche su questo fronte, già galoppa.